Il titolare della ditta “Saty” ci ha accolte e ha risposto volentieri a tutte le nostre domande. La ditta è a gestione familiare. Conta 25 operaie tutte donne nella fabbrica di Fontanelle, ma si appoggia anche a terzisti. Tutta la produzione è comunque italiana. La linea da loro prodotta si chiama “Bioline”.
L’attività ha preso avvia vendendo ad Austria e Germania, ma ad oggi l’attività di vendita è anche a distributori e anche in territorio italiano.
Il materiale usato per la fabbricazione della parte superiore delle calzature e delle pantofole è:
– lana cotta (70% lana,20% PL, 10% PC) proveniente dalla nuova Zelanda e dall’Argentina
– lana merinos ( acquistata dalla ditta Bigagli di Prato); questo materiale è più resistente rispetto alla lana cotta, quindi adatto ad uso esterno. Il puntale di queste calzature è rinforzato: viene infatti indurito con un impregnante
– pellami sono forniti dalla Rustika che ha sede nella zona di Arzignano, vengono lavorati senza cromo
– fibbie usate sono anch’esse lavorate senza cromo e vengono da una ditta di Padova
I materiali usati invece per la suola e il sottopiede fisso ( fusbet) sono:
– un plantare estraibile in fibra di cocco e amido di mais ( quindi 100% naturale), fabbricati a Cornedo; questi plantari sono traspiranti e biodegradabili.
– lattice o gomma mescolati a sughero e mais (la prima combinazione è più leggera della seconda)
– microporosa o vibran a contatto con il suolo
– oppure tutta gomma, per garantire una buona aderenza al suolo
Quest’anno oltre a ciabatte, sandali e pantofole , viena proposta anche una linea di scarpe in lana merinos e borse da donna abbinabili.
Il signor Marco si è reso disponibile per fare le prove di calzata dei vari modelli con gli utenti del GAS. In un secondo momento , gli utenti interessati potranno ordinare il modello e numero da loro scelto nella fantasia visionata da catalogo.
A presto
Sara ed Elisa
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